lunedì 30 novembre 2015

La Storia della Fotografia

Questo ultimo mese  in classe abbiamo trattato la storia della fotografia come argomento di TPP ( tecnologia dei processi di produzione). Siamo partiti dalle origini della Fotografia ( Teatro ad ombre,camera obscura e lanterna magica), fino ad arrivare alle evoluzioni grazie alla fantasmagoria e ai processi ottici e chimici. Siamo poi passati ai grandi inventori del 1800, quali Niépce e Daguerre, e i loro grandi successi ( Niépce ricava la prima fotografia al mondo e Daguerre fonda il dagherrotipo). Successivamente abbiamo parlato del 1839 del calotipo di Talbot, con il quale rese riproducibile ogni immagine fotografica, e di Bayard. Infine abbiamo discusso dell'innovazione riguardante la lastra umida al collodio, la lastra secco e la pellicola, inventata nel 1888.

Lanterna magica ( 1646)

Prima immagine su carta sensibilizzata ( Niépce, 1826)

Esempio di Dagherrotipo ( ritratto Daguerr, 1839)

Esempio di Calotipo ( Talbot, 1839)

lunedì 23 novembre 2015

Il Pittogramma

Il fotogramma è in senso più generico, disegno o simbolo stilizzato in uno o più colori, caratterizzato da semplicità, riconoscibilità, immediatezza, convenzionalmente assunto come segnale (per es., nelle insegne, nelle segnalazioni stradali, nelle icone dei computer, ecc.). Giovedì, in classe ne abbiamo realizzato uno riguardante uno sport. All'inizio abbiamo realizzato le brutte copie su un foglio bianco . Infine abbiamo deciso quale ci sembrava più opportuno e lo abbiamo vettorizzato su Illustrator e esportato in Jpeg.

Ecco il mio pittogramma e ho deciso il kick-boxing.

lunedì 16 novembre 2015

Fotomontaggio

 Durante la lezione, per migliorare le nostre capacità con l'uso di Photoshop, abbiamo realizzato un fotomontaggio, riguardante un personaggio famoso (storico o cinematografico), fuso ad un alimentare. Per questo lavoro ci siamo ispirati alla campagna pubblicitaria: "Famosi per la qualità", realizzata da Armando Testa (Esselunga).
Immagine realizzata per la campagna: "Famosi per la qualità"

Immagine realizzata da me

Il Chimigramma


Con il professore abbiamo realizzato due chimigrammi: una fotografia ottenuta con la tecnica off-camera e con l'uso della luce e della carta fotosensibile. Abbiamo riempito tre vasche con: lo sviluppo, l'arresto e il fissaggio. Il primo chimigramma è stato realizzato dallo sviluppo al fissaggio ed è risultata un'immagine nera su sfondo bianco. Questo accade perché lo sviluppo acellera la solidificazione dei sali d'argento facendo apparire il nero sulla carta solo nella zona trattata, mentre il fissaggio toglie tutti i residui non ancora solidi, evitando che con il tempo la fotografia si annerisca completamente. Il secondo chimigramma è stato realizzato nel metodo inverso, ovvero dal fissaggio allo sviluppo facendo così apparire un'immagine bianca su sfondo nero. Applicando il fissaggio sulla carta fotosensibile vengono eliminati i sali d'argento e immergendola nello sviluppo le parti non coinvolte precedentemente si scuriscono fino a diventare completamente nere. Infine le fotografie ricevono un lavaggio trattato sotto l'acqua corrente per togliere i residui delle soluzioni utilizzate precedentemente.

Spugnetta nello spazio
Spugna nera

Ecco alcune foto in cui svolgiamo il processo di lavoro con cui abbiamo fatto le due fotografie





lunedì 9 novembre 2015

Il Fotogramma

L'immagine realizzata è un fotogramma creato con la tecnica off-camera, (senza macchina fotografica).

Prima di tutto abbiamo lavorato in camera oscura per evitare che i sali presenti sulla carta fotosensibile non si annerissero. Poi abbiamo messo degli oggetti sulla carta e  abbiamo disposto il tutto sotto la luce per un secondo.
Dopodiché, abbiamo messo l'immagine nello sviluppo, che permette di vedere l'annerimento dei sali d'argento nelle zone che sono state colpite dalla luce. Invece nelle zone che erano coperte dagli oggetti l'azione dello sviluppo è nulla.
Successivamente l'abbiamo immersa nell'arresto, che ha la funzione di bloccare l'annerimento della carta.
Infine viene messa nel fissaggio. Scioglie i sali d'argento che sono ancora presenti sulla foto nella parte dell'immagine coperta dagli oggetti che non ha preso luce.  Così con il tempo e l'esposizione alla luce queste zone non si anneriranno. L'immagine non cambia.
Quindi la fotografia che vediamo è  bianca su uno sfondo nero.
Abbiamo fatto questa esperienza per comprendere al meglio la fotosensibilità dei Sali d’argento nella fotografia analogica

Negozio di caramelle





Il Foro Stenopeico

L'immagine realizzata è un positivo in cui viene rappresentata la classe davanti all'entrata della scuola. Abbiamo usato una scatola di biscotti come camera oscura fornita di foro stenopeico e di un foglio di carta fotosensibile.Siamo rimasti fermi davanti ad essa per circa 35 secondi in modo da ottenere un'illuminazione appropriata all'immagine. Successivamente abbiamo sviluppato il negativo ottenuto tramite i bagni di sviluppo, arresto e fissaggio. Infine abbiamo fatto diventare il negativo un positivo mettendolo, tramite una piastra di vetro, a contatto con un foglio di carta e esponendolo alla luce per il giusto tempo sottoponendolo nuovamente ai bagni di sviluppo , arresto e fissaggio. Il tutto lo abbiamo realizzato per comprendere al meglio l'uso del foro stenopeico e la "trasformazione" di un' immagine da negativo a positivo.

Positivo


Negativo

Dietro le quinte